Dolore cronico e ipnosi
Affronta il dolore cronico con l’ipnosi.
Circa un quarto della popolazione italiana, pari a tredici milioni di persone, soffre di dolore cronico in varie forme. Il dolore cronico è caratterizzato da una persistenza nel tempo, anche dopo la guarigione dalla malattia, o dalla sua presenza senza una causa organica identificabile.

Questa condizione può avere un impatto significativo sulla vita sociale, lavorativa e familiare dell’individuo, ed è attualmente una delle condizioni mediche più diffuse. Numerose patologie presentano il dolore come sintomo, tra cui mal di schiena, artrite, fibromialgia, vulvodinia, nevralgia, neuropatia, cefalea, emicrania ed endometriosi.
Il dolore può assumere un ruolo così dominante nella vita di una persona da influenzare le sue scelte quotidiane. Ciò può portare all’abbandono di attività piacevoli, all’assenza dal lavoro e alla completa alterazione delle abitudini di vita. L’esperienza del dolore può rendere la persona incapace sia dal punto di vista fisico che emotivo, portando a cambiamenti comportamentali, di stile di vita e abitudini. Se il dolore persiste nel tempo, può instaurarsi un circolo vizioso in cui la depressione, l’ansia e altri disturbi emotivi contribuiscono al malessere e all’intensificazione del dolore percepito.
Ad esempio, la persona può iniziare ad evitare determinati movimenti o situazioni che aumentano il dolore come forma di difesa, ma nel lungo periodo l’immobilità può peggiorare la condizione fisica e rendere più difficile o dolorosa la riabilitazione. Inoltre, la letteratura indica che esistono fattori psicologici che contribuiscono all’intensificazione e alla persistenza del dolore, come la depressione, l’ansia, la preoccupazione, la rabbia e i disturbi del sonno. Molte persone affette da dolore cronico riportano sentimenti di tristezza, demoralizzazione, sconforto, impotenza e rassegnazione, e talvolta sviluppano sintomi depressivi. Studi internazionali hanno riscontrato la presenza di depressione nel 50% delle persone affette da dolore cronico.
Se da un lato è comprensibile che una condizione dolorosa cronica possa causare uno stato depressivo, è importante sottolineare che pazienti con un tono dell’umore depresso possono anche lamentare sintomi dolorosi. La depressione può precedere, seguire o accompagnare l’insorgenza e la cronicizzazione del dolore. In presenza di dolore, spesso vengono segnalati una perdita di energia, interessi, disturbi del sonno, ansia e preoccupazione.
Tuttavia, esistono anche fattori psicologici che, se presenti o potenziati nella persona, possono contribuire a mantenere una buona qualità di vita nonostante il dolore. Tra questi fattori, i più rilevanti sono l’ottimismo, il senso di autoefficacia e l’accettazione del dolore.
Lo strumento fondamentale per alleviare il dolore cronico è l’ipnosi. Attraverso l’ipnosi ericksoniana e non verbale è possibile ridurre sensibilmente il dolore cronico nel tempo, migliorando sensibilmente la qualità di vita della persona che sperimenta un positivo stato di alterazione della coscienza.
Le linee guida internazionali sottolineano l’importanza di includere lo Psicologo tra gli specialisti coinvolti nel trattamento del dolore. Il ruolo dello Psicologo viene considerato parte integrante e fondamentale del processo di cura, non opzionale. Pertanto, è fondamentale rivolgersi a uno Psicologo in presenza di dolore cronico e intraprendere una psicoterapia specifica per il dolore cronico al fine di ridurre e gestire la sofferenza e il disagio psicologico associati al dolore cronico.
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